Cosa sono gli "esercizi ignaziani"

Come noto, nel lungo ritiro (1522) che Sant’Ignazio de Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, condusse nella grotta di Manresa ricevette l’ispirazione degli Esercizi dalla Santa Vergine stessa e li compose in un testo autografo.

Da allora iniziò a darli e a farli dare regolarmente dai suoi confratelli ottenendo frutti di conversione e di santificazione straordinari. Il caso più famoso forse, fra i tanti che si potrebbero citare, è quello di san Francesco Saverio che, grazie agli esercizi, si convertì profonda- mente e divenne poi il grande missionario delle Indie: in circa dieci anni di missione battezzò più di un milione di persone e fece edificare qualcosa come 6000 chiese et cappelle.

Quasi non ci sono parole per dire la grandezza degli Esercizi. Sono così ricchi di doni spirituali, di grazie, di consolazioni, di rivelazioni, di aiuti soprannaturali che ci si stupisce di come, facendo, in fondo, così poco, si possa ottenere tanto.

La dimensione di ritiro che caratterizza gli esercizi di Sant'Ignazio si manifesta in quella che è forse la loro nota più intensa e importante, ovvero il silenzio. La qualità degli Esercizi e dei frutti che se ne trarranno dipende in larga misura dalla perfezione del silenzio in cui volontariamente ci si sprofonda come in una gioiosa solitudine, in un deserto invisibile che dolcemente ci avvolge da ogni parte.
Inoltre negli Esercizi si riceve un grande nutrimento di fede, venendo di fatto ricapitolata, giorno dopo giorno, tutta la dottrina cristiana, ma sopratutto ci si abitua a rendere vivo e operante nella propria quotidianità quanto creduto.

Cinque giorni sono pochi, ma diventano preziosi se in essi si impara qualcosa che illuminerà tutto il resto della nostra vita.

Il Priorato di Albano Laziale (RM)

Abano Laziale

Montalenghe