Strumento particolare di Dio

Tra i numerosi poteri e privilegi di cui Dio ha ricolmato i sacerdoti, i due più importanti incarichi sono quelli di celebrare la Messa e di perdonare i peccati. Per questi e altri motivi, i fedeli sono tenuti a un grande rispetto filiale nei confronti dei ministri scelti da Dio.

Offrire la Messa, e quindi rinnovare il sacrificio di Cristo sulla Croce, costituisce la massima dignità del sacerdote. Quando è immerso nella sacra liturgia, il prete svolge il ruolo del Figlio di Dio, offrendosi egli stesso con amore al Padre a nome di tutta l’umanità. Nel recitare le parole della consacrazione, riproduce il sacrificio di Cristo sul Calvario, separando egli stesso il Preziosissimo Sangue di Cristo dal suo Corpo santo. In quel momento, il celebrante prende letteralmente Dio tra le mani e lo innalza per permettere alla gente di adorare il suo Salvatore.

Il sacerdote, oltre a essere lo strumento particolare che Dio impiega per manifestarsi quotidianamente alla Chiesa, distribuisce la grazia divina dando la comunione ai fedeli. Questi, dunque, ricevono Dio direttamente dalle mani del prete.

La dignità del sacerdote non si limita tuttavia alla Messa, perché condivide ugualmente un’altra prerogativa divina: perdonare i peccati tramite il sacramento della Confessione. Dicendo agli apostoli che i peccati saranno perdonati a coloro ai quali li perdoneranno e che a chi non li rimetteranno non saranno rimessi, Cristo ha determinato chiaramente che il mezzo normale per ritrovare la grazia divina è l’assoluzione del sacerdote. Quindi la via ordinaria che un’anima ha per passare dalla morte del peccato alla vita della grazia è il sacerdozio cattolico. Solo le anime in stato di grazia possono entrare in paradiso; possiamo quindi dire che Dio ha affidato ai preti le chiavi stesse del cielo.

Sermon de Mgr Lefebvre, ordinations sacerdotales 1976 : Pourquoi avons-nous besoin de prêtres ?