1° maggio: festa di San Giuseppe artigiano

Fonte: FSSPX Attualità

Tradizionalmente, la Chiesa celebrava il 1° maggio i santi Filippo e Giacomo (Minore), entrambi apostoli di Cristo. Nel 1955 Papa Pio XII decise di fissare lì la celebrazione della solennità di San Giuseppe artigiano, con l'obiettivo di cristianizzare un giorno dedicato al mondo del lavoro.

Dietro le sue parate, la propaganda del socialismo ateo che predicava la lotta di classe rischiava, in effetti, di deviare i fedeli dall'ovile della Chiesa per reclutarli al servizio del comunismo e della rivoluzione.

In origine, era la festa del patronato di San Giuseppe, che Papa Pio IX aveva esteso alla Chiesa universale nel 1847 e fissato alla terza domenica dopo Pasqua. Saint Pie X trasferì questa solennità al mercoledì precedente, nel 1913. Pio XII ordinò la completa revisione dell'ufficio liturgico e stabilì il 1° maggio "la solennità di San Giuseppe lavoratore e sposo della beata Vergine Maria".

Il breviario romano presenta quindi l'istituzione di questa festa: "Affinché la dignità del lavoro umano, e i principi su cui è fondata, siano incisi più profondamente nelle menti delle persone, Pio XII istituì la festa di San Giuseppe artigiano, in modo che potesse dare il suo esempio e la sua protezione a tutte le unioni lavorative. Seguendo il suo esempio, coloro che esercitano professioni lavorative devono imparare secondo quale piano e quale spirito devono adempiere al loro compito in modo che obbedendo prima di tutto ai comandamenti di Dio, sottomettano la terra e contribuiscono al prosperità economica, mentre allo stesso tempo guadagnano i frutti della vita eterna".

"E il custode previdente della Famiglia di Nazaret non abbandonerà coloro che sono suoi compagni nel mestiere e nel lavoro: li coprirà con la sua protezione e arricchirà le loro case di ricchezze celesti".

"Molto opportunamente, il Sommo Pontefice ha ordinato di celebrare questa festa il 1° maggio, il giorno adottato dalle associazioni dei lavoratori. Possiamo quindi sperare che questo giorno, dedicato a San Giuseppe artigiano, d'ora in poi non esaspererà più l'odio o ecciterà i conflitti, ma che, ogni anno, inviterà tutti gli uomini a realizzare sempre di più ciò che manca alla pace civile, e che stimolerà anche coloro che detengono il potere a raggiungere attivamente ciò che richiede il buon ordine della comunità umana".

Preghiera a San Giuseppe artigiano

O glorioso Patriarca S. Giuseppe, umile e giusto artigiano di Nazareth, che hai dato a tutti i cristiani, ma specialmente a noi, l'esempio di una vita perfetta nell'assiduo lavoro e nell'ammirabile unione con Maria e Gesù, assistici nella nostra fatica quotidiana, affinché anche noi, artigiani cattolici, possiamo trovare in essa il mezzo efficace di glorificare il Signore, di santificarci e di essere utili alla società in cui viviamo, ideali supremi di tutte le nostre azioni.

Ottienici dal Signore, o Protettore nostro amatissimo, umiltà e semplicità di cuore, affezione al lavoro e benevolenza per quelli che ci sono in esso compagni, conformità ai divini voleri nei travagli inevitabili di questa vita e letizia nel sopportarli, consapevolezza della nostra specifica missione sociale e senso della nostra responsabilità, spirito di disciplina e di orazione, docilità e rispetto verso i superiori, fraternità verso gli uguali, carità e, indulgenza coi dipendenti. Accompagnaci nei momenti prosperi, quando tutto c'invita a gustare onestamente i frutti delle nostre fatiche; ma sostienici nelle ore tristi, allorché il cielo sembra chiudersi per noi e perfino gli strumenti del lavoro paiono ribellarsi nelle nostre mani.

Fa che, a tua imitazione, teniamo, fissi gli occhi sulla Madre nostra Maria, tua sposa dolcissima, che in un angolo della tua modesta bottega silenziosa filava, lasciando scorrere sulle sue labbra il più soave sorriso; e non allontaniamo lo sguardo da Gesù, che si affannava teco al tuo banco di falegname; affinché in tal guisa possiamo condurre sulla terra una vita pacifica e santa, preludio di quella eternamente felice che ci attende nel cielo, per tutti i secoli dei secoli. Così sia!

 

Preghiera composta da Papa Pio XII nel 1958.