DdL Zan: il 13 luglio prossimo uniamoci nella preghiera

Fonte: Distretto d'Italia

Martedì 13 luglio sarà discusso in Senato il DdL Zan: uniamo le nostre preghiere in riparazione dello scandalo e per scongiurarne l'approvazione.

Cari fedeli ed amici,

«Il nemico della natura umana, girandoci attorno incessantemente, osserva da ogni parte ciascuna delle nostre virtù teologali, cardinali e morali; e quando ha scoperto in noi il lato più debole e meno protetto dalle armi della salvezza, là ci attacca e cerca di riportare su di noi una completa vittoria»[1].

Il nemico, il prossimo martedì 13 luglio 2021, metterà alla prova la nostra virtù di Fede, di Speranza, di Fortezza; quel giorno egli sarà impersonato da quei parlamentari della Repubblica che pretenderanno scardinare un altro tassello dell’ordine naturale imponendo, con l’approvazione di una legge iniqua, la loro ideologia in fatto di omosessualismo.

Il DdL Zan, in discussione al Senato della Repubblica il prossimo martedì appunto, altro non è che una tappa del processo rivoluzionario che vorrà circoscrivere ancor più i limiti della pubblica professione della Verità: non è qui in gioco, com’è facile capire, la condanna di atti di violenza isolati a motivo di una pretesa «omofobia», violenza che la legge italiana già sufficientemente punisce e riprova; è in gioco invece, negli articoli non a caso più discussi di questo disegno di legge, la possibilità o meno di condannare pubblicamente l’indegna manifestazione o propaganda di atti e comportamenti oggettivamente contro natura come sono quelli dell’omosessualità, transessualità, ecc., ad esempio attraverso le omelie dal pulpito di una chiesa, l’insegnamento del catechismo, conferenze o altro, in breve la predicazione della Dottrina cristiana su questa materia: questa predicazione, in virtù delle aggiunte in questione al Codice penale potrebbe essere sanzionata come discriminatoria; inoltre è in gioco la difesa delle giovani menti ed anime di bambini in età scolare che si vedrebbero, a seguito di questa legge, oggetto di insegnamento obbligatorio di tali nuovi dottrine: non si potrebbe interpretare diversamente l’art. 7 del DdL, secondo il quale è istituita la «Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, al fine di promuovere la cultura del rispetto e dell’inclusione […]», la quale, a norma del comma 3, riguarderà particolarmente le scuole.

Ricordiamo a tutti, seguendo l’insegnamento dell’Apostolo, che i peccati contro natura sono un segno dell’abbandono di Dio per l’infedeltà del suo popolo: «Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura. Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s'addiceva al loro traviamento»[2].

Il Distretto italiano della Fraternità San Pio X intende riparare il pubblico scandalo costituito dalla presentazione di questa legge, nonché impetrare dal Cielo la grazia di non vederla approvata dal Parlamento italiano, e fa appello alla partecipazione dei fedeli che possono farlo fisicamente e di chi invece si potrà unire in preghiera soltanto da lontano; i quattro Priorati di Albano, Montalenghe, Rimini e Silea provvederanno ad organizzare un’adorazione riparatrice del SS.mo Sacramento nel pomeriggio di martedì 13 luglio. Si rimanda pertanto agli annunci ed ai canali dei singoli Priorati per informazioni più precise.

 

[1] Sant’Ignazio, Esercizi Spirituali, n° 327, 14° regola del Discernimento degli spiriti.

[2] San Paolo, Rm, 1, 26.