Festa della Madonna Addolorata

Fonte: Distretto d'Italia

Madonna Addolorata, venerdì 3 aprile 2020

Rinnovo della Consacrazione della Fraternità Sacerdotale San Pio X

al Cuore Addolorato e Immacolato di Maria

1° aprile 2020

Cari Fedeli e Lettori,

Venerdì prossimo, 3 aprile 2020, sarà un grande giorno per noi in ragione di due eventi:

Per prima cosa, da quest’anno solennizzeremo nella Fraternità San Pio X, per decisione del Superiore generale don Davide Pagliarani, la Madonna Addolorata come Compatrona con il grado di festa di 1° classe.

A questo si aggiunge che in questi dolorosi e nebbiosi eventi, rinnoveremmo con solennità in tutte le case della Fraternità la Consacrazione al Cuore Addolorato e Immacolato di Maria, già avvenuta nell’8 dicembre 1984 per bocca di Mons. Marcel Lefebvre ad Ecône. [QUI il testo della consacrazione]

Perché la devozione all'Addolorata?

Il nostro caro Fondatore ha voluto mettere al centro della devozione della Fraternità Sacerdotale San Pio X, opera fondata per la salvaguardia del vero sacerdozio, il Sacrificio della Nuova Alleanza, il tesoro della Chiesa, il Santo Sacrificio della Messa.

Di conseguenza quando fonderà le Suore della Fraternità, nell’autunno 1973, come «ausiliarie dei sacerdoti in tutti i ministeri richiesti alla Fraternità Sacerdotale» scriverà: «Come la Madre di Gesù ha partecipato, con la sua compassione, all’opera sacerdotale di Gesù morente sulla croce per la redenzione delle anime, così le Suore della Fraternità San Pio X avranno una devozione particolare per il sacrificio della Messa e per la Vittima eucaristica e si assoceranno alla presenza di Maria corredentrice»1 . Festeggiano quindi come protettrice la Madonna Addolorata, che la Chiesa ha giustamente assegnato al venerdì di Passione, una settimana prima del Venerdì Santo. Fondando le Oblate della Fraternità San Pio X, ha dato loro come patrona, nello stesso spirito, la festa dei Sette Dolori del 15 settembre.

Volendo significare l’unità della famiglia della Fraternità, anche perché abitiamo spesso nelle stesse case, come per esempio in Italia le Suore della Fraternità San Pio X ad Albano, o in passato le Oblate a Montalenghe, don Davide ha deciso di festeggiare le due solennità dell’Addolorata elevandole a feste di 1° classe.

 

Per noi, non è una novità, perché già negli Statuti della Fraternità il Fondatore raccomandava «l’ardente devozione» verso la santa Vergine «nella sua compassione per Gesù sacerdote e vittima per la redenzione dei nostri peccati […] e sempre presente alla sua oblazione»2 .

Chi potrà mai capire la gravità dell’offesa che reca al suo Creatore il peccatore, gravità quasi infinità spiega san Tommaso, perché la dignità della Persona offesa è infinita? Solamente un Dio lo può capire ed è questa la sorgente dell’infinito dolore dell’Uomo-Dio il Venerdì Santo. Tuttavia, c’è una creatura che si può avvicinare il più possibile, un cuore senza peccato, totalmente dato a Dio, in tutte le sue fibre, è il Cuore Immacolato di Maria. Solamente l’Immacolata può avvicinarsi a capire il dolore del suo Dio che è anche suo Figlio. Nella compassione si associano l’amore senza macchia, senza nessun ritorno su se stesso per il suo Dio, e l’amore della più perfetta delle madri per il più perfetto dei figli che le fa percepire il dolore immenso del Sacro Cuore.

Stabat Mater. La donna forte soffre terribilmente, ma sta in piedi sotto la Croce e offre la compassione del suo amore alla Divina Vittima. Merita, come dicono i santi, di essere “martire d'amore”; e san Pio X scrive: «Ma la Vergine non ha soltanto la lode di aver fornito "la materia della Sua carne al Figlio unico di Dio che doveva nascere con membra umane"3 e di aver così preparato una vittima per la salvezza degli uomini; Ella dovette anche custodirla, quella vittima, nutrirla e presentarla nel giorno stabilito all’altare. Così vi fu tra Maria e Gesù una continua comunione di vita e di sofferenza, di modo che si può applicare tanto all’uno che all’altra la sentenza del profeta: "La mia vita si è consumata nel dolore, i miei anni sono trascorsi nei lamenti"4 . E quando venne per Gesù l’ultima ora, "Sua Madre stava presso la Croce", oppressa dal tragico spettacolo e nello stesso tempo felice "perché Suo Figlio si immolava per la salvezza del genere umano e d’altronde Ella partecipava talmente ai Suoi dolori, che Le sarebbe sembrato infinitamente preferibile prendere su di sé tutti i tormenti del Figlio, se fosse stato possibile"5 »6 .

La Consacrazione al Cuore Addolorato e Immacolato di Maria

«Desidero molto ardentemente la propagazione del culto e della devozione al Cuore Immacolato di Maria, perché questo Cuore è la calamita che attira le anime a Me, il focolare che irradia sulla terra i raggi della mia luce e del mio amore, la sorgente inesauribile che fa sgorgare sulla terra, l’acqua viva della mia misericordia». Così Suor Lucia attesta le parole rivoltele da Nostro Signore nel 1944.

Se è vero che «La vita eterna consiste nel conoscere Te che sei l’unico, il vero Dio e Colui che hai inviato, Gesù Cristo» (Giov. XVII, 3), chi conosce meglio il Sacro Cuore? Chi ha il più gran desiderio di farLo conoscere ed amare? E soprattutto, quale creatura può essere così amata da Dio da piacerGli sempre, e così misericordiosa da avere sempre compassione dei miserabili e poveri peccatori che siamo noi? Il Cuore Immacolato di Maria è la via più veloce, più sicura, infallibile per raggiungere il Sacro Cuore.

San Pio X, nella stessa enciclica, aggiunge: «Una prova troppo evidente ce ne dànno, ahimè, con la loro condotta, quegli uomini che, sedotti dagli artifici del demonio o ingannati da false dottrine, credono di poter fare a meno del soccorso della Vergine. Disgraziati che trascurano Maria col pretesto di rendere onore a Gesù! Non sanno che non si può "trovare il Figlio se non con sua Madre"»7 .

All’inverso, come vero figlio di Maria e di san Francesco, il Padre Massimiliano Kolbe scrive: «Tutto mediante l’Immacolata! Condurre il mondo intero e ogni anima in particolare all’Immacolata! […] Dobbiamo essere gli strumenti più perfetti possibili tra le sue mani immacolate, e lasciarci completamente guidare da lei»8 . Di fatto, nella seconda metà del 1917, abbiamo quattro grandi eventi: la rivoluzione bolscevica in Russia, le feste del bicentenario della fondazione della massoneria a Roma sotto gli occhi di tutti, le apparizioni della Madonna a Fatima, e, di nuovo a Roma, la fondazione della Milizia dell’Immacolata del Padre Kolbe9 .

In questi tempi, la devozione alla Vergine Immacolata, distruttrice di ogni eresia, vincitrice perpetua del Serpente infernale, e in particolare verso il suo Cuore Addolorato e Immacolato, è l’arma che la Provvidenza ha messo nelle nostre mani. Vi consiglio di meditare l’atto di consacrazione composto da Mons. Marcel Lefebvre nel 1984. È sempre attuale e sempre da attuare da parte nostra. Come potete leggere Maria è la vera proprietaria della nostra Fraternità, di tutta la sua famiglia spirituale e di tutte le anime che la Provvidenza affida al nostro apostolato.

In questo giorno, i sacerdoti della Fraternità celebreranno la S. Messa, secondo le intenzioni espresse dal Superiore generale, chiedendo alla Vergine Santissima di proteggere tutta la nostra famiglia spirituale e di suggerire le buone decisioni da prendere in questi tempi turbolenti, affinché la Fraternità possa uscire da questa prova più forte e con un nuovo slancio apostolico.

Che il rinnovo di questa consacrazione ci colmi di gioia, ci faccia vedere come la prova attuale è la piccola goccia d’acqua che possiamo offrire al Cuore Addolorato e Immacolato di Maria per compatire alla sua sofferenza, riparare i peccati nostri e quelli che gridano vendetta al cospetto di Dio, ottenere vocazioni sacerdotali e religiose e lavorare così al trionfo del Cuore Immacolato di Maria che porterà all’instaurazione del Regno di Gesù Cristo sugli individui, sulle famiglie e sugli Stati.

Viva Cristo Re.

Ad Jesum per Mariam

don Ludovico Sentagne


Lettera enc. di San Pio X Ad diem illud

  • 1Lettera agli Amici e Benefattori n°6, 27 febbraio 1974; citato in Monsignor Marcel Lefebvre, Una Vita, Bernard Tissier de Mallerais, Ed. Piane, p.482.
  • 2Statuti della Fraternità Sacerdotale San Pio X, § VI, n°3; citato in Una Vita, op. cit. p.462.
  • 3S. Bed. Ven., l. IV, in Luca IX.
  • 4Sal. XXX, 11.
  • 5S. Bonav., I Sent., d. 48, ad Litt., dub. 4.
  • 6Enciclica Ad diem illum, san Pio X, 2 febbraio 1904.
  • 7Idem.
  • 8Lettera da Nagasaki del 29.04.1931 al Padre Koziura; Blogoslawiany Maksymilian Kolbe, Wybór pism, Varsavia, 1973, p.236.
  • 9L’Immaculée notre idéal, don Karl Stehlin FSSPX, Kolbe Publications, 2016, p.236.