Lettera di ringraziamento dalla Nigeria

Fonte: Distretto d'Italia

Il Superiore del Distretto africano della FSSPX ringrazia i fedeli italiani per la questua straordinaria per le Missioni, che ammonta ad € 16.959,79 ripartiti come segue:

Montalenghe → € 4.857,79

Albano → € 3.671,90

Rimini → € 3.483,50

Silea → € 1.946,60

bonifici diretti al distretto → € 3.000,00

Cari fedeli del Distretto d'Italia,
qualche giorno fa don Ludovico Sentagne mi ha inviato i risultati delle questue effettuate domenica 22 ottobre per le Missioni. Devo ammettere che sono stato sopraffatto dalla vostra generosità. La vostra donazione rappresenta quasi il 10% della somma che stiamo cercando di raccogliere per l'acquisto di un terreno per costruire una cappella ad Abuja, in Nigeria. Sarà certamente una grande fonte di consolazione per i membri di questa comunità sapere di essere sostenuti in questo modo dalla vostra carità. E senza dubbio si sentiranno obbligati a chiedere in cambio le benedizioni di Dio a nome vostro.
Posso chiedervi un ulteriore aiuto? Tutto spirituale, questa volta. Potreste continuare a pregare affinché questo progetto si realizzi in un futuro non troppo lontano? Un felice sviluppo di questo progetto nei prossimi mesi sarebbe un'ulteriore prova per i nostri fedeli in Nigeria della vitalità del Corpo Mistico di Nostro Signore.
 
In unione di preghiere,
 
don Paul Vassal


Qui di seguito un articolo di SOS AFRICA su Abuja

Nel momento in cui viene sollevata la questione della costruzione di una nuova cappella per i fedeli di Abuja, in Nigeria, vale la pena dare uno sguardo complessivo a questa città così speciale. Capitale della Repubblica Federale della Nigeria dal 1991, ha una popolazione di oltre 5 milioni di abitanti e si trova in un'area dedicata conosciuta come Territorio Federale della Capitale (FCT). È sede delle principali istituzioni federali, delle rappresentanze diplomatiche e delle principali organizzazioni internazionali, come l'ONU e la sede dell'ECOWAS (la Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale).
Situata al centro geografico del Paese per ragioni politiche, in un'area considerata etnicamente "neutrale", la capitale federale si trova alla confluenza dei 3 principali gruppi etnici (Hausa, Yoruba e Igbo). Per questo è soprannominata "Centro dell'Unità". È una città costruita ex novo, secondo i moderni principi di organizzazione funzionale, a immagine di nuove città come Brasilia (Brasile) o Pretoria (Sudafrica). Le ampie arterie stradali che la attraversano garantiscono la fluidità del traffico e, rispetto ad altre capitali africane, danno al visitatore un'immagine complessiva di pulizia e di pianificazione urbanistica ben studiata. Dal punto di vista della sicurezza, questa "città vetrina" è sorvegliata da una grande unità militare, la Brigata delle Guardie, e una forte presenza della polizia mantiene la criminalità ordinaria a un livello molto accettabile.

I prezzi degli immobili e dei terreni edificabili sono mantenuti artificialmente alti per evitare un'eccessiva mescolanza sociale, che rischierebbe di importare un'insicurezza incompatibile con la presenza delle istituzioni federali e con la volontà di rendere il Paese attraente, nonostante il generale clima di insicurezza che attualmente vi regna. Di conseguenza, le fasce più povere della popolazione che si recano a lavorare nella capitale sono costrette ad ammassarsi nelle più rudimentali città satellite, ancora costose rispetto al reddito medio. Inoltre, il recente aumento del prezzo del carburante ha reso molto più difficile il viaggio per recarsi al lavoro.

In questo contesto particolarmente difficile, i fedeli che frequentano la cappella ogni domenica sono costretti a fare molti sacrifici. Percorrendo lunghe distanze per partecipare alla messa o alle lezioni di catechismo, si ritrovano ogni settimana in un locale molto angusto, poco ventilato e poco attraente, situato in una proprietà privata totalmente anonima e priva di qualsiasi tipo di sicurezza, che scoraggerebbe il primo visitatore. È da lodare la generosità dei fedeli, alcuni dei quali impiegano molte energie e i pochi soldi che hanno per renderla un luogo degno del Santo Sacrificio della Messa e favorevole alla vita parrocchiale.

Ecco perché la prospettiva di acquistare un terreno adatto alla costruzione sta suscitando un grande interesse.