L'infanzia di Gesù: nostra vita e nostra devozione

Fonte: FSSPX Attualità

In materia di devozione, c'è una cosa che tutti dovrebbero fare, che fecero Gesù, Maria e Giuseppe, che fecero i Magi e di cui tutti i santi hanno vissuto.

Cos'è dunque questa cosa da fare? Si tratta di vivere una vera vita interiore. Questo è ciò a cui i romani aspiravano già con la loro saggezza naturale: "essere ciò che sei, una creatura ragionevole". Vale a dire, vivere secondo la ragione, praticare la virtù e tutto ciò che è giusto, buono e bello. È in questo senso che Bossuet scrive: "nessuno può esercitarsi bene nel suo ufficio, senza prima essere un brav'uomo. Allo stesso modo, non si può essere una buona moglie o un buon marito o un buon padre, a meno che non si sia prima una donna 'buona' o un uomo 'buono' ".

Un modo rapido per acquisire una vita interiore profonda è la pratica della devozione all'Infanzia di Gesù Cristo. Santa Teresina la chiama "infanzia spirituale". Gesù lo disse in questo modo: "In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli." Mt 18, 3.

Questa conversione di cui parla Gesù è uno degli atti interiori più importanti dell'anima. La conversione vera e profonda richiede una vita. Ma affinché questa conversione sia fruttuosa, dobbiamo adottare questo spirito di figli, questo spirito di infanzia spirituale che Nostro Signore proclama essere essenziale per la salvezza. Non è un'ingenuità incongrua o una virtù non provata, ma un atto consapevole di umiltà e fede come figli adottivi di Dio e imitatori di Gesù Cristo.

Ma come dovremmo vivere esattamente questa infanzia spirituale ogni giorno? In primo luogo, dobbiamo credere fermamente che siamo i figli di Dio attraverso il Battesimo e dobbiamo continuamente ricordare ciò che siamo agli occhi di Dio.

In secondo luogo, dobbiamo imparare come agisce un figlio di Dio "adottato". Di fatto, siamo continuamente trascinati verso il male da lussuria, cattiva volontà, egoismo e malizia. E allo stesso tempo in opposizione lo Spirito di Dio riversa la Sua grazia nei nostri cuori per aiutarci ad agire come dei figli. Questa grazia è veramente una partecipazione alla vita stessa di Cristo Bambino. L'infanzia di Cristo è il modello della nostra infanzia spirituale.

In Lui vediamo che siamo: 1) i figli di Maria, 2) destinati a crescere in età, in grazia, in saggezza, sotto la tutela di nostra Madre, 3) sotto una legge di amore e obbedienza continua a nostra Madre, 4) tenuti a praticare diligentemente i doveri della religione, 5) tenuti ad avere l'onore del nostro Padre continuamente davanti ai nostri occhi in tutto ciò che facciamo, 6) destinati ad essere occupati dalle volontà di questo stesso Padre, vale a dire, la salvezza della nostra anima così come quella delle altre, 7) tenuti a tenere davanti ai nostri occhi la realtà del peccato e il dovere di combatterla, mediante lo spirito di riparazione.

In questo modo, con spirito di umiltà, stiamo praticando veramente e profondamente l'infanzia spirituale. Seguendo nostra Madre come guida, faremo i nostri primi passi in questo cammino dell'infanzia spirituale recitando il rosario ogni giorno. Avanzeremo quindi su questo cammino quando aggiungeremo un momento di preghiera. Infine, raggiungeremo l'obiettivo quando saremo capaci di piccoli sacrifici in occasione delle varie croci della vita quotidiana, nella ricerca dell'imitazione delle virtù cristiane o come penitenza per combattere contro i nostri peccati quotidiani.

Infine, ricordate che con Maria i sacrifici sono più facili da fare. Siamo generosi. Ave Maria!