«Vicario di Cristo» : un titolo ormai antiquato?

Fonte: FSSPX Attualità

L'ultima edizione dell'Annuario Pontificio, pubblicata dalla Biblioteca Editrice Vaticana, ha relegato la menzione di Vicario di Cristo al rango di semplice "titolo storico" portato dal Papa. Un cambiamento che non è senza colpe.

Il cardinale Ludwig Müller, prefetto emerito della Congregazione per la dottrina della fede, si è espresso senza mezzi termini nel Tagespost: "È una barbarie teologica svalutare questi titoli del Papa come un semplice retaggio storico".

In causa è l'edizione 2020 del Pontificio Direttorio, che raggruppa i nomi e le funzioni di tutti i sacerdoti che esercitano una posizione di responsabilità all'interno della Chiesa cattolica.

In ogni edizione, l'Annuario si apriva tradizionalmente con la menzione dei vari titoli portati dal Papa, in particolare quello del "Vicario di Cristo".

Ormai è stata conservata solo la menzione di "Francesco, vescovo di Roma", mentre gli altri appellativi sono stati raggruppati sotto il nome laconico - e riducente - di "titoli storici".

Presentando la nuova edizione dell'Annuario Pontificio, il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha cercato di spegnere il fuoco della critica, chiarendo che attraverso questa modifica, si voleva porre l'accento sul "legame storico" di questi titoli "con quello di vescovo di Roma".

Per l'ex prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, questa modifica è piena di significato. Ha l'effetto di mettere da parte il "significato dogmatico" del titolo di "vicario di Gesù Cristo", perché "persino il titolo di vescovo di Roma non ha significato dogmatico: Gesù non ha chiamato Simon Pietro vescovo di Roma, ma lo ha nominato capo degli apostoli", spiega il cardinale Müller.

Dopo la Risurrezione, Cristo apparve a Pietro per confermare il suo potere unico e universale sulla sua Chiesa, come la Tradizione unanime ha sempre inteso:

"Dopo il pasto, Gesù disse a Simone Pietro: Simone, figlio di Giovanni, mi ami tu più di questi? Egli rispose: Sì, Signore, tu sai che ti amo, e Gesù gli disse: Pasci i miei agnelli".

"Una seconda volta, Gesù gli disse: Simone, figlio di Giovanni, mi ami tu? Lui rispose: Sì, Signore, tu sai che ti amo. Gesù disse: Pasci le mie pecore".

"Una terza volta, disse: Simone, figlio di Giovanni, mi ami tu? Pietro fu rattristato perché Gesù gli aveva detto una terza volta: "Mi ami tu?", E continuò: Signore, tu conosci ogni cosa, sai che io ti amo. E Gesù gli disse: Pasci le mie pecore". (Vangelo secondo San Giovanni, 21, 15-17).