Crociato di aprile 2024

La lettera del Cappellano

Cari Crociati,
il tempo che segue la festa della Resurrezione del Signore, che è detto Tempo Pasquale, è naturalmente un periodo di festa, di gioia; ci si ricorda dei giorni felici durante i quali Gesù risorto appariva ai Suoi discepoli e si tratteneva con loro, parlando del Regno di Dio. Durante una di queste apparizioni, sul lago di Tiberiade, avvenne la celebre pesca miracolosa: dopo tutta la notte gli Apostoli non avevano pescato nulla e, su ordine di Gesù, gettarono di nuovo le reti, le quali si riempirono fino quasi a spezzarsi. Il Signore allora mangiò, sulla sponda del lago, assieme ai Suoi amici.
Poi si rivolse a Pietro, che poco tempo prima lo aveva rinnegato per paura dei soldati, e gli disse per tre volte: “Pietro, mi ami tu?”. E Pietro rispose ogni volta: “Sì, Signore, lo sai che ti amo”; e Gesù: “Pasci le mie pecorelle”, vale a dire “Occupati del mio gregge” (che è la Chiesa).
In questo Tempo Pasquale ricordiamoci degli Apostoli, tratteniamoci anche noi un pò con Gesù risorto, facendo, per esempio, i nostri 15 minuti di silenzio nella preghiera o in qualche breve meditazione, e chiedendo a Dio di essere più buoni, quasi “risorgendo” con Lui a una vita spirituale più intensa, di preghiera, di sacrifici, e di fuga dal peccato.
"Aprile, dolce dormire"? Non per il Crociato!
Partiamo alla conquista delle anime per Nostro Signore!
Vi benedico insieme alle vostre famiglie.