Crociato di febbraio 2024

La lettera del Cappellano

Cari Crociati,

Il 2 febbraio, festa della Candelora, ha luogo una antichissima celebrazione della Chiesa cattolica, molto densa di significato e molto suggestiva. La cerimonia consiste nella benedizione delle candele e nella processione che segue; tutto ciò ricorda infatti la Presentazione al Tempio di Gesù, che è appunto la luce del mondo, luce che, sottoforma di candele, i fedeli portano in processione. Gesù, quando viene presentato al Tempio, fa per così dire l’ingresso ufficiale nell’Antica Legge, per poterne essere la conclusione prima di inaugurare la nuova con il suo sangue.

Ma durante la cerimonia al Tempio (e la liturgia lo ricorda bene nel Vangelo che vi si legge) la Santa Vergine ricevette una dura profezia da parte del vecchio Simeone: “Una spada di dolore ti trafiggerà il petto”. Ecco dunque predetta a Maria la sua sofferenza ed il suo martirio spirituale, proprio in un giorno di festa in cui sembrava dovesse regnare solo la gioia.

Ma noi sappiamo, cari Crociati, che il dolore della sofferenza di Gesù e Maria ci procura appunto la gioia della Redenzione, perché fu attraverso questo sangue e queste pene che il peccato ci è stato perdonato: allora, sia benedetta quella spada di dolore che trafisse Maria, e che Ella ricevette volentieri per amore nostro.

Facciamoci illuminare da questa fiamma che è la Sapienza di Gesù, e accettiamo come Maria ogni pena che Dio permetterà per noi, per la nostra salvezza e quella dei nostri cari.

Vi benedico, insieme alle vostre famiglie.