Il Crociato del mese di ottobre 2020

La lettera del Cappellano

Cari Crociati, il mese di settembre segna tradizionalmente la ripresa delle attività scolastiche. Molti di voi hanno cominciato la scuola in una situazione un po’ strana, con mascherine, tavoli a rotelle, complicate turnazioni, distanziamenti e altre noiose misure di disinfezione.

Stiamo vivendo un periodo molto particolare: c’è molta paura in giro, molto nervosismo e impazienza. A volte vi capiterà - se non vi è già capitato - di vedere gli adulti discutere, appassionarsi e a volte litigare riguardo al virus, alle misure preventive, e ad altro ancora.

Come deve comportarsi in quest’epoca bizzarra il bravo Crociato?

Deve essere di esempio per chi gli sta intorno, anche per gli adulti.

Egli dovrà mantenere la calma, laddove regna il bisticcio.

Dovrà avere pazienza, laddove regna l’impazienza; anche quando lo obbligano a portare la mascherina, quando è costretto a stare in fila.

Dovrà portare il sorriso, che è proprio degli amici di Gesù, laddove regna la tristezza e la disperazione.

E quando lo sfiorasse il pensiero che tutte queste misure sono inutili o fastidiose o stupide, il Crociato dovrà ricordare che è proprio in questi momenti difficili che Gesù, il suo Signore, lo guarda e osserva come reagisce.

Lo imita, essendo paziente come Lui lo fu davanti ai tanti tormenti della Passione? Oppure si lamenta, sbuffa e litiga, come fanno tanti altri?

Ed è proprio quando si subiscono delle misure ingiuste che noi assomigliamo di più al nostro Modello.

E se patiamo delle ingiustizie come Lui, cercheremo di reagire come Lui.

Cari Crociati, vi auguro un buon inizio di anno scolastico - per particolare che sia - garantendovi le mie preghiere.

Vi benedico.