La lettera del Cappellano
Cari Crociati,
il mese di dicembre è ovviamente occupato dalla grande festa del Natale, nella quale ricordiamo la nascita di Nostro Signore Gesù Cristo. Quel giorno ci raduneremo davanti al Presepe come un esercito si raduna davanti al suo Comandante, pronti a riverirlo e a servirlo senza paura dei sacrifici e delle difficoltà.
La Santa Chiesa ci aiuta a prepararci a tal santo giorno in due modi in apparenza contrastanti: l’8 dicembre, ci fa vivere la gioia della festa dell’Immacolata Concezione di Maria Santissima: è la festa della nostra Mamma! Sapremo certamente onorarla, con le nostre preghiere e fioretti. L’altro modo è quello del periodo dell’Avvento: un periodo di penitenza (i paramenti sono violacei) che ci prepara alla gioia del Natale.
Allora, cari Crociati, viviamo queste quattro settimane in spirito di riparazione dei nostri peccati, offrendo preghiere e sacrifici anche per la conversione dei poveri peccatori. Facciamo qualche rinuncia per purificare la nostra anima, per renderla più accogliente all’arrivo di Gesù Bambino: Egli, infatti, vuole nascere in noi come nacque quella Santa Notte a Betlemme.
Allora combattiamo i nostri nemici: il nostro egoismo, il demonio e il mondo per preparare un presepe, il nostro cuore, caldo di carità e accogliente perché ricco di virtù.
Auguro a voi e alle vostre famiglie un Santo Natale.
Vi benedico.