Il Crociato di marzo 2022

La lettera del Cappellano

Cari Crociati,

oggigiorno a scuola, per la strada, nei negozi e perfino nelle chiese siamo abituati a sentire frasi del tipo: «Metti la mascherina!», «Mantieni la distanza!», «Lavati le mani!», «Fai il tampone!». Ai nostri governanti non mancano certo le idee per aiutarci a non prendere o trasmettere un piccolo virus. Ma forse non esistono altre “bestiole”, ancora meno visibili e assai più terribili? In effetti, le malattie del corpo colpiscono il nostro corpo e, malgrado tutte le precauzioni e cure che possiamo mettere in pratica, il corpo finirà, un giorno, in una fossa in un cimitero. Non possiamo farci nulla. Ma c’è anche un virus che colpisce la nostra anima: il peccato. Questo microbo non si vede, ma è una vera catastrofe. Un solo peccato mortale conduce un’anima all’inferno per l’eternità! Anche il peccato veniale rende l’anima un po’ più brutta e la dispone a scendere sempre più in basso. Questo è il motivo per cui noi dobbiamo applicare con molta cura le “precauzioni” nella nostra vita spirituale ed evitare le occasioni di peccato.

Manteniamo le distanze! Se sapete che un amico vi conduce verso il male, ha il virus del peccato: mantenete le distanze da lui. Gli schermi (TV, internet, smartphone) sono spesso portatori di virus: mantenete le distanze da quelle immagini che possono rovinare la vostra anima. Alcune musiche, alcuni libri sono contaminate dal virus: mantenete le distanze!

Alcuni diranno: ma allora non possiamo fare più niente, non possiamo vedere né ascoltare più niente. Falso. Grazie al Cielo restano abbastanza cose belle per vivere in pace col Buon Dio.

E non dimenticate di fare il tampone alla vostra anima con un buon esame di coscienza per vedere se siete positivi al peccato e di lavarvi spesso l’anima con una buona confessione!

Vi benedico insieme alle vostre famiglie.