La Tradizione Cattolica, Calendario 2024

Editoriale

Cari amici e benefattori, l’epoca degli smartphones, dell’intelligenza artificiale e dei social network sembra avere ben poco da spartire con il mondo dei cavalieri, della croce cucita su un abito, delle spade e degli assedi di città: roba da romanzo o da film da guardare rigorosamente in poltrona su uno schermo HD.

Invece il cristiano di oggi ha lo stesso Dio del cristiano di ieri, il quale, a un certo punto, ha creduto opportuno (incoraggiato dalla Chiesa) difenderne i diritti prendendo le armi per liberare i luoghi santi, cari a tutta la cristianità perché vi era nato, aveva camminato, dormito, mangiato Gesù stesso; vi era morto e vi era stato sepolto: non si potevano lasciare questi luoghi di pellegrinaggio al rischio di una profanazione.

Da lì, l’epopea delle Crociate che quest’anno abbiamo deciso di celebrare, ancora una volta perché è un’opera della Chiesa e non di qualche singolo avventuriero. 

Oggi il cristiano non sa più per cosa deve combattere; in realtà non sa più neanche se deve combattere, e quando lo fa, non è certo per il suo Dio e la difesa dei Suoi diritti, ma al massimo per la propria tranquillità; ma ci fu un’epoca di sofferenza e sacrificio dove non fu così e crediamo che il Signore abbia gradito e apprezzato il sacrificio dei tanti che partirono spesso senza speranza di ritorno per riconquistare i luoghi santi, circa mille anni fa.

Auguriamo a tutti, in quest’anno 2024, di ritrovare la forza morale e spirituale di riaffermare, nella propria vita, nella famiglia e (dove possibile) nella società i diritti sacrosanti di Nostro Signore Gesù Cristo e del suo Regno; non lo si farà oggi con le armi materiali, come un tempo, ma almeno con un’intelligenza docile agli insegnamenti divini ed una volontà pronta al sacrificio di sé e alla rinuncia, provando ad assomigliare un po’, per forza d’animo, ai coraggiosi combattenti che resero illustre la cristianità portando la Croce e la spada. 

Con la nostra sacerdotale benedizione